Troppo tempo davanti al PC: come il sedentarismo mina la schiena e il cervello (e come rimediare)
- Francesco M. Ricci

- 17 set
- Tempo di lettura: 2 min
Sedentarietà, dolore lombare e funzioni cerebrali: evidenze epidemiologiche e cliniche
La prolungata postura seduta tipicamente associate al lavoro al computer, non comporta soltanto un incremento del carico sulla colonna vertebrale, ma può avere conseguenze anche a livello neurologico.
Un’analisi prospettica condotta sulla coorte UK Biobank (n = 33.402) ha evidenziato che i soggetti che trascorrono più di 6 ore al giorno in posizione seduta presentano un rischio aumentato del 33% di sviluppare lombalgia cronica rispetto a coloro che stanno seduti per meno di 2 ore/die. Parallelamente, sono state documentate alterazioni strutturali cerebrali, con riduzione del volume della materia grigia in aree critiche per l’elaborazione sensitivo-motoria e cognitivo-emotiva.
Ruolo protettivo dell’attività fisica
L’attività fisica moderata si associa a una riduzione significativa del rischio. In particolare:
• individui con minore sedentarietà e attività moderata regolare presentano un rischio inferiore (RR 0.71) rispetto a soggetti con elevata sedentarietà e scarsa attività;
• la sostituzione di un’ora di sedentarietà con del movimento, determina una riduzione del rischio compresa tra il 2 e l’8%;
• ulteriori studi di coorte hanno dimostrato che un maggiore impegno in attività moderate si associa a una minor frequenza di utilizzo di analgesici per il dolore lombare.
Evidenze da meta-analisi
Una revisione sistematica con meta-analisi di 49 studi ha confermato l’associazione significativa tra stile di vita sedentario e rischio di lombalgia:
• OR 1.24 per la sedentarietà complessiva,
• OR 1.42 per la sedentarietà prolungata,
• OR 1.63 per l’uso prolungato di computer e videogiochi.
In ambito occupazionale, tra i lavoratori d’ufficio la permanenza eccessiva in posizione seduta è correlata a un incremento del rischio quotidiano di dolore e a una maggiore necessità di ricorso a cure mediche o farmacologiche.
L’approccio osteopatico:
dal trattamento alla rieducazione funzionale
In presenza di dolore, l’intervento osteopatico può assumere un ruolo rilevante sia nel trattamento sintomatico sia nella prevenzione delle recidive. L’osteopata, oltre a fornire sollievo attraverso tecniche manuali, agisce come facilitatore del movimento, attraverso:
• valutazione clinica iniziale e manipolazioni mirate per la riduzione del dolore;
• correzione di abitudini posturali scorrette (es. postura al PC, squilibri muscolari, rigidità articolari);
• prescrizione di un percorso di esercizio fisico progressivo e personalizzato, volto a mantenere i benefici del trattamento e favorire l’autogestione del paziente.
In questo contesto si inserisce il modello “Invictus”, che integra check-up clinico, manipolazione osteopatica ed esercizio funzionale individualizzato, rappresentando una proposta mirata per supportare il rientro lavorativo dopo periodi di inattività o vacanza, con un approccio preventivo e riabilitativo basato su evidenze scientifiche.
Riferimenti bibliografici
1. Zhang C, Liu J, Chen M, et al. Association of sedentary behavior and physical activity with back pain and brain structure. Pain. 2025;166(1):13-22. doi:10.1097/j.pain.0000000000003370. [PubMed PMID: 39354455]
2. Ojiambo RM, McGregor DE, Young DR, et al. Substituting sedentary behavior with physical activity and standing to reduce back pain risk: a prospective cohort study. Scand J Med Sci Sports. 2024;34(5):e10065. doi:10.1111/sms.10065. [PubMed PMID: 38687159]
3. Bjorland E, Hestbaek L, Nielsen CS, et al. Associations between self-reported physical activity intensity and pain medication use in people with chronic low back pain: a cross-sectional study. Eur J Pain. 2022;26(7):1378-1388. doi:10.1002/ejp.1987.
4. Yang L, Chen Y, Zhang Y, et al. Sedentary lifestyle and risk of low back pain: a systematic review and meta-analysis of longitudinal studies. Clin J Pain. 2022;38(6):431-440. doi:10.1097/AJP.0000000000001013. [PubMed PMID: 35079583]














Commenti